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Bentornata Roma, bentornato Sinner

Sinner guida la carica azzurra agli Internazionali di Roma.

L’attesa è finalmente terminata. Jannik Sinner è pronto al rientro in campo dopo 3 mesi di stop forzato. La cornice è la più bella possibile: gli Internazionali di Roma, il torneo sacro per ogni tennista italiano.

Cosa dobbiamo aspettarci dal numero 1 al mondo? E dagli altri italiani? Facciamo un punto sul Foro Italico.

L’entusiasmo a Roma è ai massimi storici. In più di 5000, se non è record poco ci manca, hanno assistito al primo allenamento di Sinner, che ha scelto Lehecka come sparring. Il ceco è un tennista dotato di una grandissima potenza, il compagno perfetto per riprendere il ritmo partita.

Per il suo esordio nel torneo tuttavia bisognerà aspettare ancora qualche giorno, il debutto è previsto per sabato 10 maggio dove incontrerà uno tra Cinà, un’altra giovane promessa del nostro movimento, e Navone, che parte favorito.

Considerando l’inattività, il suo cammino non sarà dei più semplici. I possibili avversari dell’azzurro sono Davidovich Fokina al terzo turno e Cerundolo al quarto, due dei tennisti più in forma dell’anno. Ai quarti di finale potrebbe trovare Ruud, fresco vincitore del 1000 di Madrid, anche se tutti sogniamo un derby con Matteo Berrettini.

Alcaraz e Zverev invece potrebbero incontrare Jannik solo nell’eventuale finale, ma occorre andare coi piedi di piombo. È vero che Sinner non torna da un infortunio ma è altrettanto vero che tre mesi senza agonismo potrebbero essere pesanti, specie nelle primissime uscite.

A tal proposito lo stesso Sinner in conferenza stampa ha confermato che l’obiettivo è Parigi e che il torneo di Roma sarà un test per capire il suo livello. Tra le altre domande non potevano mancare i riferimenti alla squalifica, avevamo cercato di fare chiarezza sul caso doping qui, ribadendo che lui non avrebbe voluto accordarsi con la Wada. Ha poi aggiunto che non ha sentito quasi nessuno dei suoi avversari, ammettendo però che da qualcuno si sarebbe aspettato qualcosa di più, anche un semplice messaggio.

Cosa ci ha lasciato l’assenza di Sinner?

L’assenza di Jannik ci ha fatto capire una volta ancora che il livello della concorrenza in questo momento non è neanche lontanamente paragonabile al livello del numero 1. Nei quattro Masters 1000 giocati da inizio anno ci sono stati quattro diversi vincitori: Draper, Mensik, Alcaraz e Ruud. Zverev, che aveva un’occasione forse irripetibile, sembra essersi sciolto confermando limiti caratteriali evidenti. Per quanto riguarda Alcaraz il discorso è sempre lo stesso, i colpi sono forse superiori anche a quelli di Sinner, il problema è la tenuta mentale e le scelte all’interno della partita. A questo va aggiunta una programmazione sulla terra rivedibile che l’ha portato a rinunciare al torneo di Madrid.

Il punto sugli italiani

Ben 23 sono gli italiani al via, 13 nel tabellone maschile e 10 in quello femminile, ai quali potrebbero aggiungersi altri giocatori provenienti dalle qualificazioni.

Musetti è sicuramente il più atteso. Lorenzo arriva da un periodo di altissimo livello, dove ha raggiunto la finale a Monte Carlo e la semifinale a Madrid, culminato con l’ingresso in top 10. Il tabellone non è dei più complessi, e i quarti di finale sembrano un obiettivo alla sua portata.

Per Berrettini bisognerà capire in primis quali sono le sue condizioni fisiche, visti i problemini accusati a Madrid. Per lui potrebbe esserci il derby nel secondo turno con Fognini, che sfiderà Fearnley all’esordio, e uno scontro molto duro con Ruud al terzo.

Gli altri italiani in gara sono Bellucci, Gigante, Arnaldi, Nardi, Cobolli, Passaro, Sonego e Darderi, vedremo chi arriverà più avanti.

Per le ragazze invece l’attesa è tutta sulle spalle di Jasmine Paolini, che dopo la separazione con Renzo Furlan, sembra aver ritrovato qualche lampo del tennis dello scorso anno, anche se l’ultima netta sconfitta subita contro Sakkari a Madrid lascia qualche punto interrogativo. Sul suo cammino le avversarie più pericolose sono Ostapenko, Muchova e Pegula prima di un’eventuale semifinale con Swiatek. Sabalenka è invece dall’altro lato del tabellone.

Completano il gruppo delle azzurre: Pedone, Bronzetti, Brancaccio, Errani, Cocciaretto, Stefanini, Zucchini, Urgesi e la giovanissima Tyra Grant, che ha recentemente ufficializzato la scelta di rappresentare i colori azzurri.

Se per il tabellone maschile c’è molta incertezza, per il tabellone femminile c’è una grandissima favorita: Aryna Sabalenka. La bielorussa, dopo aver accusato e non poco la sconfitta contro Keys in finale agli Australian Open, sembra aver rimesso il pilota automatico e, ad eccezione di qualche rara caduta, sta facendo piazza pulita. Il suo vantaggio in classifica sulla numero 2, Iga Swiatek, che vive una crisi senza fine, la dice lunga. Tra le prime due giocatrici al mondo ballano più di 4000 punti. Staremo a vedere se la tigre porterà a casa anche questo torneo, che manca nella sua bacheca.

Il torneo di singolare femminile inizia martedì 6 maggio e termina il 17, il maschile inizia mercoledì 7 maggio e si conclude domenica 18.

Buoni Internazionali a tutti e bentornato Jannik Sinner.

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